Una variante alla classica Pizza di Pasqua è ovviamente la pizza di Pasqua all’anice.
Forse un po’ più complessa da preparare ma altrettanto ottima da gustare. Se avrete pazienza il palato vi ringrazierà. In cucina…
Datemi retta e provate a preparare questa Pizza di Pasqua all’anice, una variante alla classica pizza di Pasqua che tutti conosciamo, la soddisfazione sarà garantita sotto tutti i punti di vista e di gusto.
Ingredienti:
- un panetto e mezzo di lievito di birra
- 875 g di farina
- una manciata di farina gialla
- 3 uova
- 350 g di zucchero
- 1 buccia di limone grattugiata
- mezza buccia di arancia grattugiata
- 1 bustina di vaniglia
- mezza bustina di lievito in polvere per dolci (Pane degli Angeli, Bertolini)
- 15 g di semi di anice
- un pizzico di sale
- 1 bicchiere di anice o vino bianco
- 1 bicchiere di olio.
Per la preparazione bisogna esattamente seguire questi passi ed il risultato sarà super garantito!
Preparazione:
Giorno 1:
Ore 8: in una ciotolona sciogliere mezzo panetto di lievito di birra e 75 g di farina con un po’ di acqua, tanto per fare una palletta; coprire e lasciare lievitare.
Giorno 2:
Ore 8: aggiungere alla palletta del giorno prima una manciatina di farina gialla e amalgare il tutto; quindi lasciare lievitare.
Ore 20: aggiungere un quarto di panetto di lievito di birra sciolto in un po’ di acqua (leggermente tiepida) e 175 g di farina; coprire e laciare lievitare.
Giorno 3:
Ore 8: prendere la solita palletta, oramai cresciuta un po’ ed unire 3 uova, 350 g di zucchero; amalgamare un po’ e poi mettere le bucce degli agrumi grattugiate, la vaniglia e la bustina di lievito in polvere, amalgamare ancora e infine mettere i semi di anice con un pizzico di sale.
Amalgamare per bene.
Nel frattempo in un pentolino scaldare il vino e l’olio, (non troppo) sciogliere il restante lievito di birra (mezzo panetto) ed unire all’impasto che avevamo lasciato da una parte;
dopo di ciò versare i 625 g di farina restanti e amalgamare per bene con un forchettone da cucina perché le fruste elettriche non farebbero lo stesso lavoro 😉
Imburrare una teglia e cospargerla di farina; quindi versare l’impasto della pizza di Pasqua all’anice.
Lasciare lievitare fino al raddoppio, di solito occorrono almeno 8 ore, di solito… ma non sempre è così, l’importante è che non ci siano correnti d’aria nei pressi come per l’altra Pizza di Pasqua.
Quando la pizza di Pasqua all’anice sarà pronta, accendere il forno alla massima temperatura e al momento che la raggiungerà sarà ora di infornare la pizza;
lasciarla a questa temperatura per cinque minuti esatti di orologio (*) e poi abbassare a 160°C e lasciare cuocere per circa novanta minuti, o comunque fare la prova stecchino (**) per verificare la cottura.
Appena cotta, lasciatela raffreddare nel forno spento e poi mettetela nel piatto da portata… 😛
Fatemi sapere com’è andata, ma sono sicura che andrà tuto a meraviglia seguendo questi passi importanti 😀 e la pizza di Pasqua all’anice sarà garantita.
(*) 5 minuti alla massima temperatura permettono al lievito di fermarsi, altrimenti la pizza continuerebbe a crescere di volume con il calore del forno stesso.
(**) prendete uno stecchino ed infilatelo nel centro della pizza: se esce pulito la pizza è cotta.
Questa ricetta mi intriga…e me la gioco per Pasqua, anche se le preparazioni troppo complesse comportano dei rischi: più passaggi, più possibilità di errore.
Ti farò sapere
Ciao Valerio,
Innanzitutto grazie, ma poi vai tranquillo e segui passo passo, il successo è garantito!
Poi però attendo di sapere, se vuoi puoi anche venire nel nostro gruppo,
ci trovi su Facebook facilmente, hai l’iconetta in alto a sinistra nella home.
Buon lavoro e… buon appetito!
Una domanda: mezza bustina di lievito in polvere…quello per dolci?
Certo Valerio, anzi grazie per avermelo segnalato, corro a specificare!
Anch’io l’ho iniziata questa mattina, ricordati poi di far vedere la tua pizza!
Buon lavoro.
Buongiorno,
Per farina gialla cosa intende quella di mais?
Salve Eleonora,
diamoci del tu… va bene?
Certamente la farina gialla è quella di mais, alias farina per polenta.
Grazie per il tuo commento, e se ti farà piacere mandami la foto della tua pizza,
sicuramente ti verrà bene e ti piacerà!
Grazie e a presto.
Senza offesa, ma credo che occorra essere prudenti nel “garantire” la soddisfazione a chi si cimenti in questa ricetta. Seguire alla lettera le indicazioni, come ho fatto io con la massima attenzione, purtroppo non garantisce un buon risultato. Me la cavo abbastanza bene in cucina, ma l’impasto di questa pizza dolce, oltre a non aver lievitato affatto raddoppiando il volume (pur in assenza di spifferi), dopo ben due ore di cottura alla temperatura indicata era ancora crudo all’interno.
Salve Miriam, non so cosa possa esser successo; la riuscita delle mie pizze di Pasqua, questa e l’altra, sono evidenti dalle foto;
tuttavia so perfettamente quanto possa esser dispettoso il lievito (anche senza e con spifferi) e difficoltosa la cottura; ma ripeto cruda all’interno non mi è mai capitato…
e sì che sono anni che le preparo.
Mi dispiace davvero tanto; ma nessuna offesa affatto, solo dispiacere mio. 🙁
Anche quest’anno ho rifatto questa pizza e devo dire che è un peccato si possa fare solo a Pasqua.
Le svelo un segreto: l’ho copiata e trascritta, le dispiace?
Buona Pasqua a lei e alla famiglia.
Salve Alessandra,
diamoci del tu, va bene?
No non mi dispiace se te la sei trascritta, ci mancherebbe, però spero continuerai a seguirmi 😉
Ah! Beh se vuoi prepararla non solo a Pasqua… chi lo vieta?
Grazie e Buona Pasqua anche a te.