Siamo a Roma, in  una delle sue piazze più belle e una tra le più belle del mondo: Piazza del Campidoglio, nel cuore della Caput Mundi.

Chi viene in visita a Roma non può non visitare questa piazza, sarebbe davvero un peccato e perderebbe una meraviglia per i propri occhi: Piazza del Campidoglio è da sempre uno spettacolo.

dove si trova

Piazza del Campidoglio è situata sulla cima di uno dei colli romani da cui prende il nome: Campidoglio ed è considerata monumentale.
La sua posizione è esattamente sulla cima del colle omonino e sotto si trova il Tabularium visibile dal Foro Romano.

la rupe del Campidoglio

A sinistra della scalinata (a destra salendo) si scorge la rupe dove vi era un agglomerato di abitazioni fatte eliminare verso la fine degli anni venti del secolo scorso dall’allora ispettore delle Belle Arti (Antonio Muñoz) con l’intenzione di ridare alla luce la rupe che nel tempo era stata anche modificata per creare pareti alle case.
Gli scavi fecero ritrovare il piano originale e anche la vegetazione primaria venne quindi a rifiorire; ora sulla rupe è possibile vedere le gabbie dove un tempo trovavano dimora la Lupa e l’Aquila: simboli di Roma e del suo Impero.

 

 

 

la sua storia

Seppur inizialmente abbandonato durante il Medioevo, il Tabularium era stata la sede del Comune, quindi nulla di nuovo appare ai giorni nostri né ai precedenti.
La piazza però inizia a prendere forma solo nel sedicesimo secolo grazie a Michelangelo Buonarroti ricevendo l’incarico del suo rifacimento dall’allora papa Paolo III e della sistemazione dei palazzi intorno.

tra Michelangelo

Quindi Michelangelo progetta di nuovo la piazza e la disegna in maniera minuziosa, la sposta affinché guardi verso San Pietro e Castel S. Angelo, quindi non più verso il Foro Romano, proprio perché la piazza era diventata ormai il centro della città dedito alla politica.
I suoi lavori non modificano di molto quanto già presente nella pianta quasi a trapezio con il Palazzo Senatorio e dei Conservatori, ma allineando nuove facciate ottiene una bella prospettiva visiva.
Una nuova costruzione prende pertanto forma vicino alla Basilica di Santa Maria in Aracoeli proprio per chiudere Piazza del Campidoglio e insieme a questa inizia a pensare ad una nuova pavimentazione oltre alla scalinata che permetterà di accedere su al Colle.

Marco Aurelio

Al centro della piazza si trova la statua equestre di Marco Aurelio, ora è una copia e l’originale in bronzo è conservato nei Musei Capitolini che si trovano sempre in Piazza del Campidoglio.

 

Al momento del suo trasloco e durante la ripulitura furono rinvenute anche alcune parti dorate rimaste nascoste purtroppo dallo smog e dal tempo;
questa statua originariamente era situata in Piazza San Giovanni dove ora si trova l’obelisco.

 

 

 

 

il Tevere e il Nilo

Si sa che questo tipo di lavori non dura poco, il tempo trascorre e Michelangelo purtroppo non riesce a vedere la fine dei suoi progetti ma soltanto il termine della doppia scalinata per entrare al Palazzo Senatorio che troviamo esattamente di fronte salendo e dove proprio lì sotto vengono collocate due statue raffiguranti appunto il Tevere e il Nilo.

la Lupa, il fulmine

Poco distante da queste troviamo una copia della Lupa, l’originale lo si potrà vedere visitando i Musei Capitolini (prossimamente, promesso).
La Lupa “vera” nell’anno 65 avanti Cristo viene colpita da un fulmine ad una zampa e poiché gli antichi Romani consideravano questo essere un segno la tolsero per andare a conservarla sul Tempi di Giove Massimo.

Perché?
A quel tempo e fino all’avvento del Medioevo vi era una credenza, una usanza, secondo la quale si riteneva sacra ogni cosa colpita da un fulmine.

 

 

 

 

e la Dea Roma

Al centro tra le due statue raffiguranti il Tevere ed il Nilo ecco che troneggia sopra alla fontana la Dea Roma, ma non è l’unica a Roma ed un’altra la possiamo ammirare anche in Piazza del Popolo.
Ma chi era forse non tutti lo sanno?
Ebbene si tratta di una figura mitologica che personificava la città di Roma o meglio ancora lo Stato Romano.

Naturalmente anche qui abbiamo varie versioni: alcune tradizioni la vedono come una prigioniera troiana che accompagnò Ulisse nel suo viaggio verso il Lazio (antica Illiria); altri invece la raccontano come la figlia di Ascanio e quindi nipote di Enea, oppure una dei tanti figli di Ulisse e Circe… insomma le versioni sono parecchie e basterà affezionarsi ad  una di queste.

 

 

 

 

infine Giacomo Della Porta

Nonostante i lavori non furono visti al completo da Michelangelo, il loro compimento avviene grazie a Giacomo Della Porta che segue il progetto di sistemazione di Piazza del Campidoglio ma la fine totale dei lavori ci fu nel diciassettesimo secolo.
Tutto terminato? Non ancora, perché la pavimentazione vedrà il suo completamento totale solo nel 1940 sempre seguendo il progetto originale di Michelangelo.

perché quel disegno sulla piazza?

Michelangelo studioso classico voleva ricollegare le sue origini etrusche e romane con questo disegno ovale il centro del mondo, il famoso Ombelico e quindi non si tratta soltanto di un disegno dalle caratteristiche decorative.
Dato che qui ci si trovava nel posto più sacro per gli antichi Romani, e prima di loro degli Etruschi, questo luogo quindi coincideva  con il percorso trionfale dei famosi Fori Imperiali e pertanto sarebbe dovuto tornare ad essere l’Umbelicus Caput Mundi.
In realtà l’Ombelico a cui si riferiva Michelangelo era più sotto e ne furono trovati i resti che nell’immaginario si ricollegavano a quello di Delfi dove al centro si trovava la pietra Ovale e pertanto ora si doveva si sarebbe dovuto spostare in questa piazza.
Purtroppo per lui ed ovviamente non avendo la possibilità di posizionare una Pietra Ovale nel centro della piazza come a Delfi, Michelangelo si “limitò a disegnare” un qualcosa che in maniera segreta si ricollegasse alla Pietra Ombelico.
Alcuni la considerano una “rosa dei venti” ma così non è, troppo facile per Michelangelo… grande artista e non solo in Piazza del Campidoglio.

 

 

 

 

 

 

 

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