Roma è piena di storia, di frammenti di epoca… e ogni angolo ce ne parla raccontandoci il passato, come qui tra le Tombe della Via Latina, perché se non si conosce questo non si può andare nel futuro.

Un pomeriggio di una calda domenica di giugno con la guida (dottoressa Cristina Cecchini) dell’Associazione Ars in Urbe sono andata a visitare un luogo a me sconosciuto, o per meglio dire conosciuto solo dall’esterno: le Tombe della Via Latina ubicate nemmeno troppo distante da casa.

Nella stessa giornata vi era una rievocazione storica dell’epoca romana rappresentata dall’Associazione Culturale Epica, più comunemente Legio VII Gemina.

dove?

Questo splendido “parchetto”, che chiamarlo così simpaticamente non va bene trattandosi di un parco archeologico, si trova tra la via Appia Nuova e la Via Tuscolana, e cela al suo interno una parte dell’antica Via Latina, esattamente un tratto del III miglio.
La Via Latina ha origini antiche, infatti già dalla preistoria veniva usata dagli antichi Etruschi per arrivare in Campania e conquistare nuove terre.

perché questa via?

La Via Latina era una strada molto importante che congiungeva Roma a Capua che i Romani tracciarono in maniera completa e definitiva forse nel quarto secolo avanti Cristo;
questa strada era importante perché nonostante attraversasse zone montane come i monti Lepini, Ausoni e Aurunci, era anche transitabile nelle valli dei fiumi Sacco e Liri permettendo quindi di arrivare a commerciare oltre Roma.
L’arrivo del Medioevo non mutò l’importanza della Via Latina che divenne la strada preferita per giungere a Napoli e sul suo percorso iniziarono quindi a prendere forma anche alcuni edifici di culto cristiani.

di lastroni

Le antiche strade romane erano costituite da quattro strati, ben visibili alcuni resti qui su Via Latina, attribuendone ad ognuno un nome ben preciso e dalla cui tecnica “a strati” è derivato poi il nome di strada susseguito da street:

  • lo Statumen era la parte inferiore di una trentina di centimetri formato da pezzi di pietra legati da malta di calce
  • il Rudus costituiva uno strato superiore di circa quindici centimetri formato da pietre più piccole e sempre legate da malta di calce
  • lo strato successivo era il Nucleus spesso circa dieci centimetri costituito da sabbia e ghiaia senza calce
  • il Summa Crusta che già il nome dice tutto, era formato da blocchi di lava o arenaria di varie forme e spesse almeno trenta centimetri che venivano posti nella sabbia sottostante per assestarsi poi con il passaggio.

Torniamo però al motivo della visita ed entriamo

Entrando nell’antica Via Latina ci si trova in un altro mondo, anche se si è appena lasciato il traffico delle strade limitrofe, la passeggiata è molto gradevole e permette di ammirare le tombe antiche e ricche risalenti a primo e secondo secolo dopo Cristo che seguivano il percorso della Via Latina.
Alcune sono conservate in maniera perfetta con le varie decorazioni sulle facciate e nel loro interno; altre sono state rovinate dal tempo e da vandali…
Nel loro interno si possono anche ammirare pareti intonacate e dipinte, oltre ad affreschi con scene funerarie si trovano anche alcuni pavimenti in mosaico spesso conservati intatti nel loro ambiente originale.

nel parco archeologico

Il parco archeologico delle Tombe di Via Latina nasce come tale parecchio tempo fa, nel 1879, dopo che lo Stato aveva preso possesso di un’ampia zona con resti di epoca romana, ma grazie ai numerosi lavori di restauro da non molto è possibile passeggiare al suo interno;
queste “passeggiate” permettono la visita di alcuni sepolcri famosi e noti, ma per la conservazione dei medesimi è possibile solo in numero contenuto.

il Sepolcro Barberini (o Corneli)

Questo monumento funerario, creato per il riposo dei Barberini sembra risalire al secondo secolo dopo Cristo, costituito da tre piani in totale: pian terreno, piano primo e un ipogeo molto ben conservato. Il piano in alto ha una volta a crociera intonacata ed affrescata di rosso con vari stucchi dove è possibile ancor oggi vedere gruppi di personaggi, vittorie alate su bighe e altri soggetti.

la Tomba dei Valeri

Qui nella Tomba dei Valeri gli ambienti sono interrati, ipogei molto decorati e anch’essi risalenti allo stesso periodo del sepolcro Barberini con un rivestimento spettacolare di stucco bianco avente vari medaglioni e riquadri su tutta la volta del sotterraneo. Tra questi vari soggetti si vedono figure femminili e animali marini ma nel centro e propriamente nel tondo, la figura velata è sul dorso di un grifone a rappresentare la defunta in viaggio verso l’aldilà.

la Tomba dei Pancrazi.

La struttura della Tomba dei Pancrazi è una costruzione abbastanza moderna nata a protezione del monumento sottostante, ma creata sui muri dello stesso periodo degli altri che per circa un metro sono in perfetta conservazione.
All’interno del sepolcro inizia lo spettacolo di decori in mosaici sui pavimenti e le volte affrescate con vari colori oltre gli stucchi, e tutto in uno stato ottimo di conservazione… nonostante il tempo trascorso.
Nel centro di una di queste sale sotterranee, ipogee, si trova un sarcofago in marmo al cui interno resistono ancora resti umani.

fresco e umido

Visitando questi luoghi dell’antica Via Latina così come quando si va in catacombe o in città sotterranee come già visitate e viste a Orvieto, Napoli… si rileva una differenza di temperatura notevole oltre alla presenza di umidità come anche nelle grotte visitate tempo fa a Castelcivita o Sant’Angelo a Fasanella.
Pertanto se avete modo di effettuare queste visite il mio consiglio è quello di indossare un abbigliamento adatto e scarpe comode.

curiosità:

Passeggiando verso le tombe e lasciandovi il cancello alle spalle, voltate lo sguardo a destra dopo la prima tomba, noterete che in fondo vi è il Mausoleo di Cecilia Metella, perché la Via Latina e la Via Appia erano e sono parallele.