L’importanza degli antiparassitari nei nostri Amici 4zampe non è da sottovalutare, alcune malattie si riescono a limitare se non addirittura ad evitare; ragioniamoci sopra.
Spesso ci si chiede se davvero un antiparassitario sia o meno utile, necessario per il nostro Amico, io dico di sì;
sia esso un cane o un gatto e soprattutto se si trova a contatto con l’ambiente esterno dovrà avere una protezione verso i parassiti che si possono annidare nel loro pelo, almeno di base.
Vediamo insieme le differenze tra alcuni parassiti e quello che possono provocare nei nostri Amici.
Iniziando a vedere i vari parassiti, che di solito sono i più comuni e non proprio simpatici.
La pulce.
Questo è un insetto di dimensioni molto piccole, da uno a quattro millimetri di lunghezza, ma che nonostante ciò riesce a saltare a lunga distanza grazie alle sue zampette posteriori molto forti;
la pulce si nutre del sangue di chi la ospita, sia esso un gatto, un cane o un altro mammifero e data la sua rapida riproduzione potrebbe anche riuscire ad infestare la casa frequentata dal nostro Amico.
Ovviamente sappiamo che la pulce è fastidiosissima, inoltre può causare infiammazioni e forte pruritio; ma aldilà del semplice prurito, ci si può anche trovare a combattere la dermatite allergica da pulce che i veterinari chiamano “DAP“;
altro aspetto negativo della puntura da pulce è la trasmissione di verminosi intestinali e di altri batteri; in alcuni casi invece la pulce può provocare una debilitazione oltre a un dimagrimento nel nostro Amico 4zampe;
un altro effetto dell’infestazione da pulci, è l’allergia alla saliva di questi parassiti che hanno alcuni cani o gatti
Nonostante la pulce abbia un ciclo di vita, diciamo abbastanza breve, durante le sue due o tre settimane di vita riesce a riprodursi in maniera smisurata e direttamente sul suo ospitante;
se poi riesce a saltare e ad annidarsi in casa, troverà il suo ambiente prediletto; questo perché il cane o il gatto vivendo in casa lasciano cadere a terra le uova che schiudendosi liberano le larve nell’ambiente domestico che a loro volta formando nuovi pulci tornano ad infestare di nuovo il nostro Amico 4zampe.
Una piccola curiosità: le feci delle pulci somigliano a granellini di carbone e spesso vengono scambiati per polvere o sporco; per verificarli si possono mettere su carta assorbente e bagnarli, se la carta si colorerà di rosso scuro non sarà carbone.
La zecca.
Anche questo parassita, la zecca, è molto piccolo, di solito da uno a tre millimetri di lunghezza ma dopo il “pasto” possono raggiungere anche la lunghezza di un centimetro e può trasmettere numerose malattie;
può essere ospitato sia da cani, gatti o altri mammiferi e di solito la si trova in spazi aperti come i prati, i boschi o nei parchi delle città.
La sua diffusione è ampia proprio perché è in grado di adattarsi a vari climi e ambienti differenti, senza problemi; quindi si dovrà fare molta attenzione nelle passeggiate soprattutto in primavera e in estate, anche se la loro attività non si interrompe mai nemmeno nelle altre stagioni.
L’infestazione da zecche può avvenire quando si attraversa un ambiente dove vivono e queste si attaccano al nostro Amico al passaggio e subito si mette alla ricerca di un posticino ideale dove poter succhiare il sangue indisturbata; la zecca può rimanere attaccata e succhiare sangue anche per quindici giorni consecutivi, poi si stacca e depone le sue uova che a loro volta si nutrono di sangue come le zecche adulte.
Per succhiare il sangue la zecca ha un apparato boccale molto invadente che riesce a bucare la pelle e ad ancorarsi sul nostro Amico, in maniera da rimanere a lungo indisturbata;
queste possono essere portatrici di numerosi germi e attraverso la puntura della pelle possono trasmettere anche numerose malattie, tra cui la ehrlichiosi e piroplasmosi;
le infiammazioni e le razioni che avvengono localmente sono chiamati granulomi e le notevoli sottrazioni di sangue possono addirittura portare a forti anemie.
Una piccola curiosità: dopo il pasto, la zecca può raggiungere anche cento volte il suo peso, e nonostante viva in temperature sopra i 7°C riesce a sopravvivere anche al più freddo andando in una specie di letargo.
La zanzara e il pappatacio.
Tutti conosciamo la zanzara certo, ma non tutti sappiamo che peggio di loro esiste il pappatacio; anche se molto più piccolo della zanzara succhia però il sangue in egual misura;
se le zanzare sono diffuse ovunque, i pappataci prediligono il Centro e il Sud, ma da qualche anno anche al Nord oramai sono presenti, quindi scampo non c’è.
Questi due parassiti prediligono pungere nelle ore serali e notturne perché più fresche mentre nelle ore più calde riposano;
la zanzara tigre fa eccezine perché attacca in qualsiasi ora del giorno e della notte;
di questi parassiti soltanto le femmine succhiano il sangue perché gli necessita per nutrire le larve.
Se per tutti gli altri parassiti si cerca ovviamente di evitarne il contagio, riguardo la zanzara e il pappatacio, il discorso diventa un po’ più serio;
il motivo di questa serietà è dovuto alla pericolosità delle loro punture, in quanto possono causare molti fastidi e reazioni allergiche, prurito e ponfi, ma ancor peggio possono trasmettere alcune malattie;
la zanzara infatti può facilmente trasmettere la Filariosi che è causata da un parassita interno capace di insediarsi nel cuore e nell’arteria polmonare;
il pappatacio è ancora più pericoloso perché in grado di trasmettere la temutissima Leishmaniosi.
Una piccola curiosità: il nome pappatacio deriva dal suo tipo di volo silenzioso, si aggirano vicino la preda e la pungono senza far rumore o altro, quindi “pappano e tacciono”!
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