Come si sa i paesini di mare sono spesso arroccati sulla collina, quindi non è difficile imbattersi in panorami fantastici, peccato che la strada costiera spesso sia complicata da transitare, ma accontentiamoci e vediamo cosa ci offre questo spettacolo di paese; ci troviamo a Palinuro, in provincia di Salerno.

 

 

  Capo_palinuro

Palinuro: chi era costui?

Questa località è piuttosto famosa nel Cilento del sud ed il suo nome risale al mitico Palinuro nonché nocchiero della flotta di Enea;
il paese si trova tra le foci di due fiumi: Lambro e Mingardo e la sua bellezza è dovuta oltre al mare, anche alla presenza di numerose grotte sottomarine come a Marina di Camerota da qui poco distante.

I vicoli sono davvero simpatici e si trovano varie persone in giro, non solo turisti, anche contadini e paesani che vendono i loro prodotti… noi siamo stati addirittura rapiti da una gelateria snobbando la cosa e per ricrederci subito dopo perché qui il gelato è davvero “mai visto” e mai assaggiato di così buono… quasi una mousse.
Passateci e provate, poi mi saprete ridire… vi aspetto.

e l’Arco naturale…

Ma non “perdiamo tempo” in gelati e andiamo a visitare la costa che dicono esser meravigliosa, infatti non si sbagliano, pian piano ci si avvicina al famoso “Arco Naturale” a cui per evitare ulteriori sbriciolamenti sono state imposte delle impalcature, non molto pittoresche quanto necessarie;
al crepuscolo nemmeno si notano, ma di giorno sono proprio poco belle da vedere…, e comunque nonostante tutto è sempre un bel vedere scoprire come la natura sappia lavorare se lasciata in pace.

Proprio di fronte all’Arco, ci possiamo riposare su una spiaggia di sabbia grigia ed osservare un enorme faraglione, che ogni giorno assiste a scuole di canoa e non solo: infatti essendo un fondale abbastanza basso ci si può avventurare alla ricerca di pesciolini o molluschi che popolano questo litorale.

Dopo una breve pausa proseguiamo verso l’Arco Naturale, una formazione rocciosa a forma proprio di arco che si trova sul versante del golfo di Policastro;
visitando il suo interno, tra grotte e pareti calcaree, possiamo vedere come l’acqua nel tempo si sia scavata la via e formato laghetti aperti, davvero uno spettacolo.

Torniamo in paese e lo oltrepassiamo, da terra o da mare se si può, per arrivare ad un’altra spiaggia meno frequentata ma secondo me più bella, forse proprio per questo;
per arrivarci da terra, attraversiamo un bosco, guadiamo un torrente anche con le biciclette ed approdiamo alla spiaggia della Marinella, che si trova esattamente di fronte all’Isola del Coniglio, altra formazione rocciosa a forma proprio di coniglio.

Anche qui siamo stati bene, grazie all’ospitalità cordiale del gestore dell’area, che prende il nome dagli antichi greci e si trova abbastanza vicina al mare;
da lì poi inizia una stradina di montagna, anche ciclabile che permette di raggiungere Palinuro città senza passare dalla statale.