Tutto nasce per caso ma è anche vero che nulla accade per caso e così è stato.
Si sa che i camperisti spesso, ma non tutti, amano socializzare e stringere nuove amicizie, è vero pure che le simpatie non sempre sono reciproche ma non questa volta.

Quindi per caso in un social mi sono imbattuta in alcune foto di questo personaggio dall’aspetto simpatico, e non solo aspetto, a cui tempo fa chiesi se voleva far parte del nostro gruppo di amici e da allora non manca occasione di salutarci, seppur virtualmente; sto parlando di Raffaele Lello Pecoraro.
Poi curiosa come sono, un bel giorno mi sono ritrovata a fargli delle domande perché la materia che lui tratta è molto interessante e “viva“. 
Sentiamo insieme di cosa si tratta e resterete stupiti nell’apprendere quanto lavoro ci sia dietro ad una nostra risata.

 

  • Ciao Raffaele, o meglio Lello, posso chiamarti Lello?

 Certo 😊

 

 

 

 

 

  • Dove nasci Lello?

 

Nasco a Napoli nel lontano 15 marzo 1976 da madre casalinga e papà (camperista) imprenditore nell’ambito delle calzature.

Dire lontano 1976 è esagerato perché ti assicuro esserci di peggio ma questo mettiamolo tra parentesi 😛

 

 

 

 

 

  • Poi ti trasferisci al Nord, quando?

A 18 anni decido di iniziare a girare l’Italia, Djerba e Gran Canaria nelle strutture turistiche.

  • E poi un bel giorno inizi a capire che hai una passione:

    il circo, cos’ha scatenato questo e come l’hai scoperto?

È girando tanto che ho scoperto questa passione per il circo, per il clown, per ciò che mi poteva dare quel mondo e per come mi fa stare bene.

  • Questa tua è una passione diventata un lavoro o viceversa?
    Perché sai che svolgere un lavoro che ti appassiona è la miglior cosa, o mi sbaglio?

Da piccolo era una passione poi… mi sono detto perché non farlo diventare un lavoro!?!
Ho studiato, come educatore circense ed educatore socio pedagogico nonché  animatore sociale, si perché anche per fare il clown si studia.

Ho iniziato ad unire il circo al mondo del sociale, quindi facendolo diventare uno strumento educativo, lavoro che svolgo in contesti educativi come scuole, comunità e strada;
e come dici tu non c’è cosa più bella dell’unione tra passione e lavoro!
Come ho già detto in precedenza ora porto avanti progetti di circo ludico educativo durante la settimana e nei week end, poi nelle feste varie vado in scena con spettacoli circensi in quanto faccio parte della Fem Spettacoli.

  • Cos’è questa Fem Spettacoli di cui dici di far parte, è un’organizzazione circense?

Sì, certo, si tratta di una compagnia di “Amici” artisti incontrati in vari festival ed eventi, ed insieme abbiamo deciso di creare una compagnia di spettacoli.  

  • Il tuo lavoro, il tuo circo, ti porta a conoscere tanti bambini, ragazzi, in varie realtà;
    ti è mai capitato di vedere situazioni in cui in bambini sono più maturi della loro età?

Ai bambini bisogna dare il tempo di maturare e di crescere, è importante ciò che c’è dietro ad un bambino: una famiglia, una buona rete o comunque una persona che indichi la strada che potrebbe essere giusta; attenzione dico potrebbe perché anche io a volte suggerisco ai ragazzi quale potrebbe essere la strada giusta dando loro degli strumenti poi, naturalmente la scelta finale è solo ed esclusivamente la loro:
Siamo in un’epoca dove sicuramente la tecnologia la fa da padrona, sono a volte troppo maturi in questo e magari distratti in altri contesti.

 

 

  • So che giri parecchio per lo Stivale, e questo è davvero bello e soddisfacente, ma certo ci sarà un rovescio della medaglia: il sacrificio.
    Ebbene cosa ne pensa la tua famiglia quando devi spostarti e andare parecchio distante?

La mia famiglia di nascita, le mie radici sono a Napoli e loro penso siano soddisfatti e fieri di ciò che ho creato:
Questo è stato possibile anche grazie ad uno zio che per me è stata una guida Zio Peppe (che non se la passa bene in Ucraina).
Il tutto poi l’ho realizzato in una regione che non è la mia ma lo è diventata accogliendomi e che piano piano ha accettato le mie proposte circensi educative e di spettacoli.
La mia famiglia attuale, e parlo di Eliana mia moglie e Matteo mio figlio sono spesso coinvolti nei miei spostamenti e loro sono ben contenti di seguirmi… naturalmente in camper!!!

  • La tua carriera sta decollando rapidamente, questo cosa ti fa pensare?

Sono contento di ciò che sto facendo e di cosa sto raccogliendo, è da quindici anni che sono in Alessandria, ancor prima ero a Novi Ligure, poi Pozzolo Formigaro, e piano piano ho cercato di seminare e farmi voler bene, diciamo che non è stato molto faticoso ma nemmeno una passeggiata; maggiormente ho cercato di farmi conoscere bene per far sì che le famiglie si fidassero di me.

  • Ogni tanto si vede tuo figlio seguire le tue orme, “lavorare” con te, questa è una cosa bellissima:
    è una sua scelta o un tuo consiglio?

Non c’è cosa più bella di andare in scena con Matteo, condividere le stesse emozioni.
È nato tutto semplicemente giocando, vedevo che riusciva a fare tante cose interessanti, lui mi ha sempre seguito durante i corsi di circo che faccio e da lì è nato tutto.
Questa sua passione (oltre al calcio) la svolge volentieri anche perché sa che non è una costrizione ma un piacere. Deve essere per lui un gioco, io non lo costringo, sa che se vuole può sempre imparare nuove routine.

  • Quindi Matteo ha un suo ruolo, ma… retribuito spero!

Diciamo che non è proprio un retribuire, ma dato che lui mi chiede la paghetta dopo gli spettacoli 😊 io gliela do volentieri perché so bene che venire con me e stare tante ore fuori per lui comunque è un bell’impegno.
È un buon giocoliere ed un ottimo trampoliere!!!
Core e papà 😊

  • Lello, i tuoi spettacoli, semplici e belli rendono liete le ore del tuo pubblico e questo ti fa onore.

    Come un onore è stato rivolgerti queste poche domande, farti conoscere sarà bellissimo, perché la tua simpatia è davvero infinita e ti ringrazio per avermi concesso questo tempo per te prezioso.

Grazie a te per questo bel tempo che mi hai dedicato e che abbiamo passato assieme.

W il circo:
w il circo educativo!
A presto

 

 

Io aggiungo che spero di incontrare presto Lello e la sua famiglia, perché solo in foto non è sufficiente, quindi caro Lello quando si potrà,
sarà un piacere stringerti la mano, ma nel frattempo: buon lavoro!