Sembrerebbe semplice parlare di Napoli, ma non lo è affatto, perché è una città complessa e poi è divisa in due: Napoli sopra e Napoli sotto.
Quindi cercherò di scriverne al meglio, senza tralasciare nulla, ma non sarà sufficiente un solo spazio.

breve storia

Napoli è una città antica, la sua fondazione per merito dei Cumani risale circa all’ottavo secolo avanti Cristo e fu una tra le città dell’egemonia dell’allora  Magna Græcia avendo un rapporto influente con Atene dal punto di vista commerciale, culturale e religioso; infatti proprio per questo divenne presto il fulcro della filosofia epicurea italiana.
In seguito, dopo che l’Impero romano crollò, Napoli fu in grado di formare un ducato autonomo e indipendente, senza aver nulla da chiedere all’Impero bizantino; successivamente dopo qualche secolo e per molti anni divenne la capitale del Regno di Napoli ed il suo sviluppo avvenne quando i Borboni la eressero capitale del Regno delle Due Sicilie.

fondazione e mito

Se della breve storia abbiam detto, non possiamo tralasciare la sua fondazione che deriva addirittura dal mito della sirena Partenope;
le sirene si narra essere creature mitologiche e proprie delle tradizioni greche, queste fluttuando nei mari con il loro corpo (metà donna e metà uccelli, non pesci come si narra nel medioevo) cantavano finché non ammaliavano i naviganti e li portavano alla deriva; ebbene la leggenda vuole che una di queste sirene, appunto Partenope si innamorò di Ulisse, purtroppo non essendo ricambiata per il dolore si uccise gettandosi da uno scoglio.
Il corpo di Partenope venne trasportato dal mare verso le rive napoletane dove in suo onore venne fondata appunto la citta di Parthenope e da allora ancora oggi i cittadini di Napoli si identificano come Partenopei.

la prima ferrovia

Esattamente, sì la prima ferrovia costruita in Italia risale proprio qui a Napoli, ma andiamo con ordine.
Nel giugno del 1836 si concesse all’ingegnere Bayard de la Vingtrie la costruzione di una linea ferroviaria che da Napoli avrebbe permesso di raggiungere Nocera Inferiore; un ramo della stessa sarebbe andato a Castellammare fino a Torre Annunziata; il tutto non avrebbe dovuto superare i quattro anni di lavoro… e così fu.
Nell’ottobre di tre anni dopo, nel 1839, il lavoro fu ultimato ma non essendo ancora pronta la stazione di Napoli al Carmine, il viaggio iniziò proprio da Portici con una locomotiva a vapore al cui seguito viaggiavano otto vagoni con a bordo il re, il costruttore e la sua squadra di ingegneri con vari ufficiali ma ovviamente senza lasciare a terra la banda reale.
Il primo viaggio di questo treno durò nove minuti e mezzo, la gente rimase stupita e festeggiava l’evento incredula: una festa davvero!
Da allora certo le cose sono un po’ cambiate, altre stazioni sono nate e lo storico e primordiale tratto ferroviario ha subito numerosi danni, ma la stazione di Napoli Bayard fu attiva fino al 1866 finché poi venne collegata all’attuale stazione di Napoli Centrale per venire declassata ad impianto di servizio.

i vari periodi storici

Certo è che Napoli ha vissuto svariati periodi storici, dai Normanni di Ruggero II d’Altavilla nei primi anni del millecento che segna il periodo “normanno-svevo”, proseguendo con Carlo I d’Angiò dopo circa un secolo, arriviamo all’epoca della dominazione aragonese che la rende una tra le città più importanti del regno d’Aragona; ma questa dominazione aragonese apporta anche un aumento di cultura, infatti è proprio in questo periodo che vengono costruiti parecchi monumenti importanti tra cui il famoso Arco del Maschio Angioino, che tutti da allora continuano a chiamare (sbagliando) solo Maschio Angioino;
proseguendo il percorso storico arriviamo intorno al millecinquecento quando Napoli, durante le guerre d’Italia, perde la sua indipendenza e passa sotto il dominio spagnolo che lascia il suo segno indelebile con la realizzazione dei quartieri spagnoli aprendo il famoso asse viario: la famosa ed ancora oggi frequentatissima Via Toledo.
Se gli spagnoli la conquistarono, dopo qualche anno fu la volta dell’Austria che se la annesse per pochi anni, lasciandola poi al regno di Carlo di Borbone; quest’ultimo ricostituì uno Stato indipendente comprensivo di tutto il Sud Italia e Sicilia compresa; i Borboni resero la città di Napoli una tra le più importanti città europee ma la abbandonarono a sé stessa durante la guerra e in seguito venne unita al Regno d’Italia perdendo così il suo status di capitale.

e oggi

Oggi Napoli vanta numerosi luoghi da visitare, panorami da fare invidia, ospedali con catacombe sotterranee e addirittura una città sotterranea da visitare e da far rimanere a bocca aperta;
le sue chiese non sono seconde a nessuno e stesso discorso per i suoi abitanti; non dobbiamo dimenticare che ogni angolo ha la sua storia e qui se ne trovano davvero molti pronti a narrare.

Se questo articolo vi è piaciuto, prossimamente troverete la seconda parte,  interessante quanto questi cenni storici.