Un castello a mille metri sul livello del mare e sul punto più alto del paese, parliamo del Castello Baronale di Collalto Sabino.

Nell’alto Lazio in provincia di Rieti troviamo un gioiello, anzi due, un castello e uno tra i borghi più belli d’Italia:
il Castello Baronale e Collalto Sabino.

un po’ di storia

La storia del castello arriva da lontano, così come quella del borgo verso gli inizi del 900 dopo Cristo quando su questo colle arrivarono a stabilirsi alcuni abitanti delle zone vicine per tentare di difendersi dagli attacchi dei Saraceni e altri invasori.

e poi costruiamo un castello

Nelle zone di altura nacquero quindi dei villaggi tra cui anche Collalto che aveva bisogno di una zona di difesa e la prima costruzione fu una torre di legno per gli avvistamenti cui fecero seguito le mura con i torrioni.

la decadenza

Le varie vicende della storia hanno visto momenti di gloria alternarsi a momenti di abbandono e decadenza, tant’è che i proprietari indebitatisi decidono di mettere all’asta il castello e così fu.

di chi era

Verso la metà del milleseicento la famiglia Soderini a causa di numerosi debiti vende all’asta la proprietà del Castello Baronale al cardinale Barberini, nipote dell’allora papa Urbano ottavo.

Notando e constatando le non ottime condizioni il cardinale procede al restauro e abbellimento del suo acquisto modificandone anche gli interni aggiungendo decorazioni di mosaici e soffitti a cassettoni.

 

e i vari proprietari

Se il cardinale Barberini acquistò il castello, non fu di certo l’unico possessore, infatti, questi si sono susseguiti negli anni, anzi nei secoli, passando per i principi Barberini di Palestrina, arriviamo a Piero Giorgi-Monfort alla cui morte il castello passò a un nobile locale, tal Massimo Rinaldi.
Attualmente la proprietà del Castello Baronale di Collalto Sabino è di un gruppo finanziario di Malta: la Global Capital che ha reso il castello in un bel relais di lusso dove si svolgono vari eventi.

uno tra tanti che davvero ci teneva

Uno tra i proprietari che davvero aveva creduto nella rinascita del castello fu Piero Giorgi-Monfort.

 

[foto credit: https://www.giustiziari.it/]

Questi aveva ereditato il castello dalla sua famiglia e aveva fatto di tutto per evitarne la decadenza: organizzava feste per ogni suo compleanno sperando che gli invitati richiamassero turisti e visitatori cui spiegava ogni angolo del castello compreso il tunnel che dal castello stesso arrivava chilometri distanti dal paese e molto utile per fuggire a eventuali attacchi nemici.

 

com’è fatto

La vista del castello è imponente, soprattutto se lo si guarda da sotto le mura nella via sottostante, ma si sa …è un castello.
Domina il paese con una grande torre quadrata al centro e altre due che controllano verso nord e verso sud;
la fortezza del castello è collegata da scalinate al palazzo baronale quasi fosse un unico edificio e così infatti appare.

le visite

In alcune foto sono visibili gruppi di persone in visita al Castello Baronale (tra cui anche il nostro), ma purtroppo la proprietà ultimamente ha deciso di chiudere al pubblico; del resto è una proprietà privata e anche se può dispiacere, se ne deve prendere atto e sperare che presto si possa rientrare per visitare un bel maniero rimasto tra tanti che svettano nella nostra penisola.

 

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