Ci troviamo nel Lazio, in provincia di Frosinone ma non poi così distanti dalla capitale Roma: siamo nel Bosco di Paliano e ce lo godiamo tutto.

Una passeggiata è sempre piacevole, se poi si tratta di passeggiare nella natura lo diventa ancor di più e questa volta entriamo in un bosco: nel Bosco di Paliano, nome omonimo alla località, dove sorge.
Un bosco non tanto noto ma non per questo meno bello e meno attrattivo.

un po’ di storia c’è sempre

Dobbiamo innanzitutto sapere che questa parte di bosco è una porzione di una più vasta zona, La Selva di Paliano, che intorno al 1920 diventa proprietà dei Conti di Rossana nella persona di Augusto Gazelli.

un bellissimo dono di nozze

Esattamente così, quando la figlia di tal Gazelli, Luisa, si marita con il Principe Fulco Ruffo di Calabria riceve in dono questa tenuta: l’intera Selva e il Bosco attiguo.

ahimè poi bombardato

Sì tutta questa tenuta è bombardata durante la seconda guerra mondiale e questo luogo diventa anche quartier generale tedesco, tant’è che passeggiando nel Bosco di Paliano non era difficile trovare ancora varie buche scavate dalle bombe e nel tempo, ne sono state ritrovate anche alcune inesplose.

per fortuna la guerra finisce e arriviamo agli anni ‘70

Fino a questo periodo il Bosco è meta di taglialegna e quindi sfruttato in questo senso, poi gli alberi diventano alti e i boscaioli cambiano destinazione.

…e ‘80.

In seguito il Bosco di Paliano viene ripopolato e diventa quindi zona di caccia, soprattutto al cinghiale fino agli anni ’80 quando il figlio di Fulco, tal Antonello Ruffo di Calabria impone il divieto iniziando la realizzazione di sentieri all’interno della proprietà.

 

 

finché diventa monumento naturale

I sentieri realizzati e la splendida natura esistente fanno sì che dopo diversi anni, esattamente nel 2011 con un decreto, questa zona, diventa Monumento naturaleSelva di Paliano e Mola di Piscoli” al cui interno si trova il nostro Bosco di Paliano.

quant’è grande il Bosco di Paliano?

                                                    una parte del “piccolo” parcheggio

Diciamo che camminare in tutti i trenta ettari non è cosa semplice, però cinque chilometri tranquillamente a piedi o in bicicletta, ma volendo anche a cavallo, si possono fare 😉

chi si incontra?

Gli incontri che frequentemente si possono verificare sono con i gufi, con i nibbi e a volte con le poiane;
se si fa attenzione s’incontra anche l’istrice e qualche tartaruga; 
insomma siamo in un bosco e quindi a casa di ogni specie animale che non sia l’uomo.

attenzione alle piante!

Perché attenzione?
Perché in questo Bosco non si possono raccogliere piante o fiori essendo tutte specie protette, quindi attenzione per non incappare in controlli e antipatiche ramanzine.

che si fa nel Bosco di Paliano?

Arrivando nel parcheggio si lascia la propria auto, moto o camper e si entra, pagando un biglietto all’accoglienza
 (5 euro o meno in base all’età) e si inizia a respirare.
Volendo le attività che si possono eseguire sono diverse:

  • Equitazione
  • Noleggiare biciclette se non si hanno
  • Tirare con l’arco
  • Utilizzare i barbecue presenti per grigliare e assolutamente non accendere fuochi a terra

ovviamente per le varie attività si deve chiede allo sportello d’ingresso.

ci si può anche sposare!

 

 

Sì chiedendo le modalità si può organizzare il proprio matrimonio nel Bosco di Paliano e allestire la zona dedicata.

 

 

 

quindi il Bosco di Paliano chi accoglie?

 

     Tana!  Io e mio zio Pasqualino in una splendida giornata insieme 

La visita al Bosco di Paliano è bella per tutti, per trascorrere una giornata nella natura con i propri amici, con la famiglia e sicuramente chi ama avventurarsi nei boschi;
ma anche chi è di passaggio e vuol fermarsi per farsi una grigliata è libero di farlo.

la bellezza della natura del Bosco

La giornata che si trascorrerà nel Bosco di Paliano ci insegnerà che la natura ha sempre qualcosa da regalarci e che siamo noi responsabili verso la Terra che ci ospita.
Quindi la Natura si può vivere senza ucciderla o farla soffrire inutilmente, è la nostra Madre e il Bosco ce lo ricorda.

 

 

E anche Alice nel Bosco di Paliano si è trovata molto bene!