Ci troviamo a Napoli, sulla collina del Vomero da dove si scopre uno splendido panorama e visitiamo la Certosa di San Martino con annesso museo, sarà bellissimo!

da quando è qui il Museo?

Il Museo nazionale di San Martino ha un’apertura non proprio recente, possiamo dire che risale al tempo dell’Unità d’Italia, diciamo dopo che la Certosa fu dichiarata monumento nazionale e quindi divenne un polo di interesse nazionale oltre che di proprietà statale.

cosa c’è qui da “vedere”?

Riassumere cosa “contenga” non è davvero semplice essendo un luogo con vari ambienti destinati a conservare le varie testimonianze della vita di Napoli dopo e dei Regni meridionali prima.
Dai chiostri della Certosa si può entrare nel Museo che è su due livelli accessibili a tutti (quasi).

 

 

 

 

Entrando ci troviamo subito in un ampio spazio: il cortile d’onore grazie al quale si può accedere al Museo.

 

 

 

 

Nelle varie sezioni e sale troviamo sempre “oggetti” speciali.

la splendida sala delle carrozze

Camminando in tranquillità ci si trova davanti ad un paio di carrozze, non abituati a vedere mezzi di trasporto simili tutti i giorni, ovviamente ci si ferma a rimirare le bellezze di un tempo, da quella più “moderna” alla più antica di Napoli: quella di Maria Cristina di Savoia.

 

e la sezione presepiale che stupisce sempre

Certamente chi non ha ancora passeggiato su Via San Gregorio Armeno quando si trova davanti a queste sale e salette colme di presepi (e che presepi!) rimane incantato e davvero a bocca aperta.
Il presepe più famoso è il presepe Cuciniello propriamente chiamato così dal nome di chi lo ha donato nella lontana fine di due secoli fa e rappresenta le varie scene con tutte le minuterie del presepe classico napoletano.

 

artistico presepe realizzato in un guscio d’uovo

 

la terrazza

Affacciarsi da questa terrazza può significare molto, riesce davvero a  rendere bene l’idea della bellezza di dove ci si trova: il panorama del Golfo di Napoli in tutto il suo splendore e a destra notiamo la punta di Posillipo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Passiamo ora alla Certosa di San Martino

 

 

il Chiostro grande

un po’ di storia

Una Certosa e  un Castello vicini vicini sulla collina del Vomero, ma la prima è un’area religiosa molto grande, con un’architettura barocca e molto bella che riesce a competere con la cappella del Tesoro di San Gennaro; diventata monumento nazionale insieme al Museo omonimo.

dalla sua costruzione

la costruzione della Certosa di San Martino la dobbiamo a Carlo duca di Calabria, primogenito di Roberto d’Angiò, che nella prima metà del milletrecento fece costruire questo monastero per i certosini dagli stessi operai che lavoravano nel castello vicino, Castel Sant’Elmo per tutti ma che in verità è il castello di Belforte (nella prossima visita a Napoli, promesso!).

alla dedica

la carità di S. Martino, opera di Pietro Bernini

 

 

 

 

A quanto si racconta la Certosa di San Martino fu costruita e dedicata a Martino di Tours chissà se perché nei pressi vi era una chiesetta già a lui dedicata;
comunque negli anni i lavori vennero seguiti da vari architetti e direttori fino alla conclusione che risale circa alla metà del diciottesimo secolo, diciamo un gran bel lavoro.

 

 

 

 

 

 

Ogni luogo “incantato” ha i suoi sotterranei

Quindi anche nella Certosa troviamo una parte interessante nel sottosuolo: le fondamenta originali gotiche scavate nella collina del Vomero con numerosi pilastri e volte alte numerosi metri che riescono a sostenere la struttura superiore; queste purtroppo nei giorni della nostra visita non erano accessibili così come la sezione navale, vorrà dire che ci si tornerà per terminare la visita.

e poi addio certosini anzi no… arrivederci

Verso la fine del millesettecento i certosini occupanti il monastero furono allontanati per far poi ritorno dopo qualche anno ed essere di nuovo sfrattati.
Nella metà del secolo successivo riuscirono ad essere di nuovo ammessi ma per poco tempo proprio per l’annessione alla Certosa del Museo nazionale omonimo e quindi diventando definitivamente proprietà dello Stato italiano.

 

 

Castel S. Elmo e la Certosa di San Martino

 

 

Se siete “in giro” a Napoli non dimenticate di visitare la Certosa e il Museo di San Martino, vale la corsa in metro!

 

 

 

Scrivere questo articolo mi ha richiesto tempo ed impegno per la ricerca dati: aiutami a condividere quanto hai letto, a te non costa nulla,
invece per me è molto importante!
Farlo è facilissimo basta cliccare sui pulsanti di condivisione in basso 😉 grazie