Ci troviamo in provincia di Viterbo, in una località situata nel versante meridionale del Monte Cimino: Vallerano.

un po’ di storia

Già dall’età del bronzo troviamo qui alcuni insediamenti abitativi e successivamente fecero la loro comparsa e stazionamento gli antichi Etruschi fino all’arrivo dei Romani che li conquistarono e sconfissero.

la castagna

Paesino tranquillo Vallerano, in una bella valle tra Roma e Viterbo dove ogni anno nel mese di ottobre sua maestà la castagna regna sovrana e si organizza in suo onore una bella Sagra, bella proprio perché modesta ma senza lesinare sugli assaggi, infatti per tutta la durata della festa, ogni pomeriggio le castagne vengono omaggiate ai presenti, mentre chi desidera può anche partecipare cantando o ballando accompagnato dal concerto di prassi o dalla banda che festosamente gira per i vicoli.

Ma i banchi che affollano le strade e le piazzette non sono di sole castagne, infatti vari prodotti locali si possono assaggiare, per esempio le pizze fritte, le marmellate e perché no? un buon bicchiere di vino per far compagnia alle castagne stesse o ad un buon panino con prosciutto locale; ma da non dimenticare i marroni che si esprimono in marmellate e confetture casalinghe, oltre al miele di apicoltori locali, insomma con un po’ di fantasia troviamo ogni leccornia.

che c’è qui?

Da visitare a Vallerano troviamo un grande edificio quale è l’antico Palazzo dei Papi, che risale al duecento; mentre la piazza più importante della città, nonché la più centrale, è la Piazza del Plebiscito, dove si affaccia il Palazzo del Municipio;
di interessante c’è anche la Piazza della Rocca mentre invece nella Piazza delle Erbe si trova la Fontana dei Leoni.

il “testo”

Un piatto caratteristico di Vallerano è il Testo, che a raccontarlo può sembrare strano, ma una volta assaggiato fa leccare i baffi, io non ne conosco la ricetta e mi baserò sul racconto della ragazza che lo prepara al suo chiosco;
ecco… proprio fuori dal chiosco che si trova davanti alla farmacia, lei mette un pentolone che bolle e bolle… al suo interno si trova in cottura ogni parte di “scarto” del maiale, che scarto non è in quanto lo si mangia, non so se con quali e quante spezie cuoceranno questi pezzi… ma sta di fatto che il profumo è ottimo ed il gusto è sopraffino;
anche noi, non lo nego, quando lo abbiamo visto per la prima volta siamo rimasti un po’ stupiti, ma come si dice? siamo andati a naso… e ci siamo leccati i baffi e le dita… peccato solo che questo sia il piatto tipico del venerdì e già al sabato non ne rimane neanche un pezzetto.

Quando la festa finisce a Vallerano torna la tranquillità di un paese di provincia, che nulla ha da invidiare alle grandi città, si sta bene e si può circolare liberamente anche a piedi perché con pochi passi si raggiunge ogni necessità.

 

la sosta

Riguardo il sostare non ci sono problemi, perché pur non essendovi in paese un’area dedicata, vi è la possibilità di parcheggiare  (civilmente e non campeggiare) nelle strade limitrofe al centro, con molta permissività dei vigili locali; per il CS si potrà andare a Canepina, paese adiacente a Vallerano.