Una chiesa semi nascosta sotto il Campidoglio, povera ma estremamente bella è la chiesa di San Giorgio in Velabro, bella da far incantare.

la sua storia

La chiesa di San Giorgio in Velabro la possiamo visitare e scoprire nel Rione Ripa nella via omonima alla zona in cui si trova e dove fu costruita nell’esistente edificio diaconale grazie all’allora Papa Gregorio I verso la fine del cinquecento.

e il Velabro

Il Velabro è una zona di Roma in pianura, sotto il colle del Campidoglio tra il fiume Tevere e il Foro Romano.
Al tempo il Velabro era sì una zona di pianura ma era anche una zona paludosa per via delle esondazioni del Tevere e la più grande che si ricorda fu quella di fine cinquecento quando tutti i commercianti locali si videro costretti ad alzare il livello del terreno.

dove

Arco di Giano

La chiesa si trova vicina al famoso arco di Giano e attaccata all’arco degli Argentari,  esattamente nella piazzetta della Cloaca Massima, dove la leggenda vuole che, in una delle sue esplorazioni la lupa trovasse la cesta contenente i due gemelli Romolo e Remo.
Per chi non lo sapesse, gli Argentari di allora sono paragonabili agli attuali banchieri.

 

Arco degli Argentari

 

facciata

Arrivando in questa piazzetta vediamo che la facciata della chiesa di San Giorgio ha avanti a sé un portico molto simile a quelli che si possono vedere in altre chiese di Roma mentre con sorpresa troviamo l’ampia porta di ingresso contornata da vari basso rilievi di epoca romana.

e adesso entriamo

Entrando nella chiesa di San Giorgio in Velabro si rimane colpiti dalla povertà degli arredi e di come in realtà dovrebbero essere le chiese, dato che Gesù non era affatto ricco.
Vi sono tre navate in questa chiesa spoglia e silenziosa, e la centrale termina con l’altare.

a proposito di navate

Camminando lungo la navata destra, non possiamo non notare un crocifisso in marmo sulla cui cima si legge una scritta “strana”: IXYΣ.
Questa scritta sarà nota a chi segue e ama i misteri perché sicuramente saprà che la stessa appare sulla tomba di Boudet e che in greco altro non vuol dire che “pesce” e acronimo della frase più famosa che possiamo trovare in religione.

IXYΣ = Iησοvς Xριστος ϴεου Yιος Σωτηρ
(Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore)

 

il campanile

La forma del campanile è quasi quadrata, dico quasi perché non è proprio un quadrato regolare e in alto all’interno della cima si possono vedere le campane:
Come prima accennato, alla base del campanile si trova l’arco degli Argentari, innalzato in onore di Settimio Severo, imperatore romano da dove si entrava nella zona del Foro Boario.

27 luglio 1993 

Foto: Massimo Sambucetti

 

 

 

Il 27 luglio tra Milano e Roma avvengono varie esplosioni:
poco dopo le 23 un’autobomba esplode in via Palestro a Milano.
Dopo meno di un’ora una nuova esplosione anche a Roma, davanti alla basilica di San Giovanni in Laterano,
e una terza davanti a San Giorgio in Velabro.
Sono ordigni di Cosa Nostra che fanno tremare, contare morti a Milano e feriti a Roma.

 

 

 

 

 

 

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