Siamo in Puglia, in una cittadina che si trova fra tre province, siamo ad Avetrana e precisamente in provincia di Taranto.
Anche se è stata conosciuta per un fatto brutto, la località è ricca di storia e merita una visita.

un po’ di storia

Avetrana è una cittadina antica forse risalente addirittura al periodo Neolitico, cosa forse probabile data da alcuni ritrovamenti di villaggi preistorici del sesto millennio avanti Cristo proprio sulla via Tarantina, ed altri reperti della stessa epoca vennero rinvenuti nelle grotte del Canale di San Martino custoditi nel Museo Nazionale di Taranto;
altra teoria ci deriva dal suo antico nome Vetrana che sembra farla ricordare all’epoca romana, quando grazie alla costruzione di un acquedotto, furono ritrovati alcuni resti di una villa rustica romana del secondo secolo avanti Cristo.

il Castello, alias il “Torrione”,

Ciò che tutti ad Avetrana chiamano il torrione era un tempo un complesso fortificato, con la torre che rappresentava la parte più importante e la più a difesa del luogo; proprio da questa torre partivano poi le altre mura e fortificazioni della città e di cui ancora esistono delle tracce visibili girando a piedi tra i vicoli.
Il Torrione è facile da trovare ed individuare nel centro storico, ma purtroppo non è sempre visitabile all’interno se non in qualche occasione di rappresentazione o evento particolare; lo si vede chiuso e difeso dal fossato tutt’attorno alle sue mura e deve il suo restauro grazie all’Assessorato alla Regione circa trent’anni fa.

la Torre dell’Orologio,

Certi che si tratti di una torre con orologio a cui si attribuisce il nome ed il cui ingegnoso marchingegno sia bene in vista, non possiamo non dire che per gli abitanti di Avetrana questa è anche la Torre Civica.
Vero è comunque che la sua costruzione è nata proprio per dare spazio ad un orologio pubblico nella piazza principale.
Nel tempo questo orologio ha cambiato aspetto parecchie volte fino a fermarsi al modello attuale, che tanto attuale non è, risalente quasi alla fine del milleottocento definendo così il suo stile gotico.

il Palazzo Torricelli,

Omonimo alla famiglia Torricelli di Galatina che lo abitava fino a circa la metà del milleottocento, questo palazzo non è una costruzione a sé ma è formata da varie parti di diverse epoche e quindi con stili differenti;
lo troviamo imporsi sulla piazza Vittorio Veneto e la cosa che salta più all’occhio sono le sue finestre classicamente incorniciate in stile barocco.
Durante la sua epoca nel piano terra vi erano varie botteghe di artigiani e sopra abitavano famiglie di diverse origini finché una parte superiore non fu lasciata ai Padri Paolini durante la stagione estiva.
Palazzo Torricelli fu venduto alla Famiglia Lanzo a metà circa del secolo scorso poco prima della fine della seconda guerra mondiale.

una chiesetta dedicata alla Madonna del Ponte

Quasi nascosta alla vista questa chiesetta di non poca importanza è dedicata alla Madonna del Ponte di Avetrana e risalente a tempi abbastanza antichi; sembra infatti addirittura che nel tredicesimo o quattordicesimo secolo era definita come unica cappella esistente dentro le mura cittadine e facente parte dell’antica fortezza.
La prima persona che assegnò questo nome alla chiesetta fu Monsignor Parisi verso la metà del milleseicento, piccola e poco curata nel tempo ha ritrovato un po’ di splendore con qualche restauro recente, ma ormai è aperta solo per una funzione eucaristica l’8 settembre e durante la Settimana Santa; mentre per visitarla si può chiamare la sig.ra Santina Scarciglia Carrozzo al numero 390999704195 e mettersi d’accordo.

e il Castello Motunato

Qui siamo davvero in un castello anche se inizialmente si trattava di un casale, forse più antico dell’altro dato che sembra esser nato verso la fine del milleduecento, quando dalla Corona regia passò a vari feudatari locali fino a giungere poi agli Imperiali di Francavilla Fontana che lo tennero per loro vari secoli.
Questo castello a differenza dell’altro è visitabile.

 

quindi qui, non solo orrore

Sì, non solo orrore ad Avetrana, perché anche se questa cittadina è saltata in vetta ai giornali e ogni tanto viene ricordato, non si tratta di una località dedita ad atti orribili; è successo quel fatto “strano” ma non per questo si può considerare un luogo non degno di essere visitato; poco distante da qui si trova un mare splendido ed altre località più o meno famose.
Questa popolazione non merita di essere abbandonata per colpa di un solo fatto di cronaca, si capisce da come si viene osservati quando si cammina in queste viuzze.

 

Se siete in zona godetevi l’interno di questa splendida regione e poi via sulle spiagge locali 😉 ne trovate varie qui da visitare.