Ci  troviamo in Campania, precisamente a Napoli, nel cuore della città e scopriamo un museo sotterraneo: il Museo dell’Acqua alla Pietrasanta.

dall’inizio

Siamo dunque nel cuore di Napoli e precisamente nella Basilica della Pietrasanta, nella piazzetta omonima dove da qualche anno è “nato” un museo: il Museo dell’Acqua.
Una realizzazione avvenuta grazie alla collaborazione con l’azienda idrica locale (la ABC) che ha rimandato in funzione le antiche cisterne di origine greco-romana, un tempo come ora cariche di acqua e ruscelli.

 

 

perché Basilica della Pietrasanta?

C’è da specificare che questa è stata la prima chiesa ad essere dedicata alla Madonna e poi il nome particolare è dovuto ad una pietra che qui era (o è), diventata poi santa perché se la si baciava ci si garantiva l’indulgenza.

cos’è il LAPIS Museum?

Si tratta di un museo unico nel suo genere perché se entrando si gode della bellezza della Basilica della Pietrasanta, poi ecco che si inizia un viaggio nella storia sotterranea che non ha eguali dato che si tratta del Decumano Sommerso.
Quest’ultimo, non avendo più la funzione di cisterna, durante la seconda guerra mondiale è stato utilizzato quale ricovero antiaereo per molte persone, ma molte davvero essendo gli spazi molto ampi.

cosa si visita?

 

Entrando si inizia con la descrizione del luogo, data dalla guida, e poi si inizia scendere per diversi gradini oppure per chi non ha possibilità ecco che è stato installato un ascensore che scende per i quaranta metri sufficienti a raggiungere le antiche cisterne per poi proseguire verso i luoghi dove ci si riparava dai bombardamenti.

il percorso

Una volta usciti dall’ascensore si inizia il percorso nel Museo dell’Acqua lungo circa un chilometro sotto la Basilica della Pietrasanta per raggiungere le antiche cisterne dell’acquedotto greco romano attraversando archi di tufo e pietre che testimoniano la storia di Napoli durante la seconda guerra mondiale.
Questo a volte corredato da effetti sonori che ricordano le sirene dei bombardamenti; fino ad arrivare ad alcune sale di non minor interesse.

 

 

 

la Sala della Luna

Dire che si rimane incantati è forse poco, perché si entra in questa sala buia e illuminata solo da un cielo stellato con tanto di Luna piena al centro.
Questo per ricordare che la Basilica della Pietrasanta è stata costruita sui resti dell’antico Tempio di Diana, che era sì dea della caccia ma anche dea della Luna.

 

 

la Sala dei Racconti

Più avanti, sempre seguendo il percorso del Museo dell’Acqua ci si accomoda e si diventa spettatori di un filmato ambientato a Napoli durante il periodo bellico e  interpretato da due personaggi Gennaro e Michelina facenti parte dei bassi napoletani.
Niente altro che due ologrammi al cui tempo non erano affatto benestanti ma umili persone pronte sempre a fuggire nel rifugio: così come si trovavano ed avendo sempre una borsa pronta di bene di prima necessità.

la Sala dei Bombardamenti

Se ci si è emozionati nel vedere gli ologrammi di vita vissuta negli anni della guerra tramite Gennaro e Michelina, qui ci si impressiona sul serio, e nel finale del video di cui sotto ne avrete la prova.
Sul soffitto inizia un filmato che ripropone in maniera quasi reale il passaggio di aerei sulla città: lanciano bombe che esplodono da far accapponare la pelle, ora … figuriamoci allora!

 

Come visitare?

Io consiglio la prenotazione direttamente tramite il sito apposito, per evitare di non trovare posto e/o quindi fare un viaggio a vuoto.